CONCLUSIONI


In queste pagine ho cercato di esporre, spero in maniera più chiara e semplice possibile, le nozioni di base per poter cominciare ed affinare queste due tecniche. Nella pesca un po’ di teoria non guasta, ma poi essenziale sarà la pratica sul campo. Anche se, alla fine, le due cose sono complementari tra loro..
Ho voluto dare molta importanza all’attrezzatura (le foto inerenti ad essa sono a puro scopo illustrativo) ed all’organizzazione, questo non perché le voglio anteporre all’esperienza o alla bravura, semplicemente perché ritengo che qui siano abbastanza rilevanti ai fini di una corretta riuscita nell’esercizio della pesca; e poi, come già detto, l’esperienza bisogna farsela per conto proprio, serviranno svariate uscite molte delle quali infruttuose o dedicate a prove varie, oltre ad un certo spirito ‘critico’ ed alla costante voglia di perfezionarsi sempre di più.
Il discorso attrezzature dovrebbe essere il solito scontato che si fa per tutte le altre tecniche di pesca: pescatore abile che cattura sempre e comunque con qualsiasi mezzo a sua disposizione e pescatore scarso che non combina mai un granchè nonostante sia in possesso di ottimi strumenti.. Anche se è vero, io insisto nel dire che l’attrezzatura giusta, anche se non determinante al cento per cento, riveste un ruolo fondamentale, e non parlo di avere in mano per forza roba costosa od alla moda, qui si parla di praticità e funzionalità. Molti degli abili pescatori rivieraschi, oltre all’indiscussa bravura, esperienza e padronanza delle varie tecniche, possiedono armamentari che, se a prima vista possono sembrare rudimentali e poco funzionali, nella loro semplicità (e nelle mani giuste, alcuni maestri anzichè avvolgere la montatura su ruota od aspo la tengono adagiata a spire in una semplice cassetta in legno!) diventano efficacissimi. Se poi avete la possibilità di acquistare direttamente attrezzi ad hoc, tanto meglio, ricordate però che per farli lavorare a dovere dovrete comunque impadronirvi di una certa manualità, anche se -è il succo di quello che vado dicendo- vi permetteranno di imparare a pescare bene più in fretta e con più facilità, potendo subito andare a concentrarvi direttamente sull’ambiente e le catture. E’ ovvio che ognuno dovrà fare i conti con il proprio portafoglio od eventualmente l’abilità nell’autocostruzione, ma se siete molto appassionati e praticate queste tecniche assiduamente, armarsi a dovere mi sembra la cosa migliore..
Come in qualsiasi altro tipo di pesca, è fondamentale conoscere le abitudini dei pesci e pescare nei momenti migliori e nei luoghi adatti, soprattutto al giorno d’oggi sembra quasi che gli amici pinnuti, oltre che meno numerosi, abbiano abitudini incostanti e meno prevedibili, apparendo in certe zone (ed annate) con catture a ripetizione, salvo poi scomparire di nuovo nel nulla per lunghi periodi. Inutile avere padronanza di tecnica, imbarcazione ed attrezzatura idonea se faremo viaggiare gli artificiali in zone deserte, il quando ed il dove sono ormai diventati sempre più fondamentali; ed inutile sapere dove girano i pesci, per poi, magari in una giornata di quelle produttive dove tutti intorno a noi catturano, combinare ben poco e a fatica per non avere attrezzi e automatismo giusti!







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